Cari lettori… siete pronti? l’attesa è finalmente finita!! Siamo arrivati alla terza e ultima parte di Dietro il bunker!! Prendete fiato e… via con la lettura!
Riassunto delle puntate precedenti: Alessandro, famoso produttore di reality televisivi, cerca una nuova idea per rilanciare Il bunker. Decide di far entrare nel programma Mario, colpevole di aver ucciso un bambino con l’auto cinque anni fa, per farlo incontrare Mario con Pietro, uno dei concorrenti, a cui cinque anni prima hanno ucciso il figlio in un incidente d’auto. Alessandro, da dietro le quinte, manovra affinché Pietro scopra il passato del nuovo entrato…
Finalmente è martedì sera. Intervengo in diretta con i ragazzi. Parlo con Mario, gli chiedo spiegazioni; gli comunico che la mattina dopo dovrà abbandonare il bunker. Mario è una furia. Dice di aver pagato con l’anima quel settembre. Si alza di scatto dal divano ed esce dalla stanza, andandosene vicino agli aspiratori. Lo seguo con le telecamere. Solo io posso vedere che Pietro, prima di seguirlo, si è infilato un coltello in tasca. Adesso è sicuro; adesso è certo che avrà la sua vendetta. Pietro raggiunge Mario. D’altronde è l’unico con cui ha legato. Si ubriacano insieme. Decido di non staccare l’attenzione degli spettatori dai due.
Pietro esce allo scoperto. Dice all’amico-nemico di essere il padre della vittima e che aspettava questo momento da anni. Sono vani i tentativi di giustificarsi da parte di Mario. Pietro lo minaccia con il coltello puntato alla gola; sa di avere i minuti contati prima che qualcuno intervenga, così arriva ad un compromesso: qualora Mario ammettesse la sua colpevolezza e in ginocchio chiedesse scusa per avergli rovinato la vita, pietro lo lascerebbe andare. In un primo tempo l’uomo prova a negare, poi di fronte all’ira dell’uomo confessa.
Gli occhi di Pietro si riempono di lacrime. «Il mio Francesco, come hai potuto?», dice sconvolto. Quanto sente pronunciare il nome del bambino, Mario fa una faccia stranita. È sul punto di dire “bambina”, quando la lama del coltello affonda nella sua gola. Urla timide di dolore. Nuova coltellata, stavolta sull’addome. Mario giace a terra. Sara sente le grida, e insieme agli altri si dirigono verso lo spazio fumatori. In lontananza, il rumore della sirena che si fa sempre più vicina. Due agenti entrano nel bunker e ammanettano Pietro che non oppone resistenza… anzi, sorride, perché ha raggiunto lo scopo della sua vita, quello di vendicare il figlio. per di più, entrerà nella storia come il primo uomo ad aver commesso un omicidio in diretta TV. Così, almeno, tutti sanno che il figlio che tanto ha amato è stato vendicato.
Il lavoro è finito anche per me, stasera. Il bunker è sotto sequestro. resteranno i produttori con le autorità. Faccio sparire i dossier sul passato degli uomini, facendo passare tutto per un orribile fatalità. Da lontano i produttori mi sorridono: sanno che, anche se stasera potrebbe essere il capolinea del reality, ha raggiunto picchi di ascolto inimmaginabili e la notizia è già su tutti i TG.
Tu finalmente puoi tornare a casa soddisfatto. Hai ottenuto ciò che volevi: la gloria, il successo… e, soprattutto, non temerai più che qualcuno si presenti alla tua porta per cercare vendetta. Esci dalla sala degli specchi. Così si chiama il luogo dal quale hai manovrato tutto. Ti accendi un sigaro, te lo sei meritato. Monti sulla tua Mini un po’ ammaccata e ti stappi una birra scura. I conti con il passato, per te, sono chiusi. Chiusi come quel bunker che hai progettato quando ancora la tua anima non si era macchiata di un nuovo, orribile omicidio.
(FINE)
Cari lettori… non ve l’aspettavate eh!? Finale a sorpresa per il nostro avvincente soggetto! Quando ho scritto questo racconto, la mia speranza era quella di farvi aspettare con impazienza l’episodio successivo… spero di aver raggiunto il mio scopo, e che il soggetto via sia piaciuto! Vi ringrazio e già vi dico che ce ne saranno altri… quindi continuate a seguirci e a leggerci!! Un saluto da Andrea di Penna e calamaio!
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