Qualche giorno fa, la mia compagna Simona mi ha detto che sabato prossimo sarebbe andata a fare un corso di cristalloterapia, e mi ha fatto anche vedere un manuale sull’argomento che aveva comprato qualche tempo prima, essendo lei da sempre interessata a tutto ciò che riguarda le discipline olistiche. Sapevo dell’esistenza di un’arte di “curarsi con le pietre”, ma non conoscendo nulla riguardo il mondo dei minerali e delle loro proprietà terapeutiche (il mio unico “rapporto” con essi è legato al ricordo dell’esame universitario di Petrografia, che rinunciai a dare perché troppo complicato…), ho deciso di documentarmi un pochino leggendo il sopracitato manuale e condividendo con voi, cari lettori, quel poco che ho imparato sull’affascinante mondo dei minerali e delle loro molteplici peculiarità.
La cristalloterapia è una pratica di medicina alternativa che si prefigge di eliminare disfunzioni o malesseri mediante la collocazione di cristalli, pietre, gemme e metalli in determinati punti del corpo. Le proprietà di pietre e cristalli e la loro efficacia furono scoperte migliaia di anni fa: in molte delle più antiche civiltà, Egizi e Maya su tutte, queste pietre venivano utilizzate durante le cerimonie, per divinare il futuro, scacciare demoni e malattie e per la cura di specifici disturbi. Il cristallo di rocca (detto anche quarzo ialino), considerato il padre di tutte le pietre, il re del regno minerale, era già utilizzato nel Medioevo perché si pensava avesse proprietà ipnotiche e divinatorie ed era usato per predire il futuro; accanto a queste credenze, si associavano anche osservazioni di effetti sul corpo, poiché la pietra in questione rivitalizza le zone insensibili, fredde e rigide, riequilibra le funzioni del cervello, infonde energia e attenua la febbre, il mal di testa, la nausea e i dolori e aiuta a eliminare stress e tensioni.
Si potrebbero fare moltissimi esempi del genere per quanto riguarda le proprietà dei cristalli, a partire dall’acquamarina per finire con lo zoisite… una moltitudine di minerali attraverso i quali si può intervenire sul corpo umano, e prima di tutto precipuamente sull’aura che lo circonda, un corpo sottile luminoso, come un’alone invisibile alla normale percezione, che emette o assorbe energia sotto forma di luce, calore o radiazioni; poiché, come sappiamo, ogni disturbo che avvertiamo, prima di manifestarsi a livello fisico, esiste su di essa. Le pietre, che hanno la capacità di assorbire e trasformare la luce nella gamma degli infrarossi, delle radiazioni e delle microonde (i quali fungono da veicoli d’informazione, quindi), posseggono anch’esse un’aura, un’energia vitale che viene trasmessa e rilasciata a chi li tocca o li indossa, e possono influenzare quella dell’uomo, rimuovendo blocchi energetici che potrebbero scendere a livello fisico e creare disturbi più o meno gravi (anche se, ovviamente, molto dipende dall’individuo stesso, che sarà il vero artefice della guarigione). Il concetto base della cristalloterapia è quello secondo cui l’uomo è in grado di assorbire e trasformare le energie attraverso i sette chakra, porte di accesso del flusso energetico vitale del nostro corpo.
I cristalli e le pietre svolgono quindi vari ruoli e hanno diversi benefici e proprietà su corpo e psiche, dato che vengono considerati dei catalizzatori di energia, ma la loro caratteristica principale è quella di operare in accordo con il flusso di pensieri della persona che li utilizza in maniera consapevole: il cristallo, in pratica, si evolve insieme a chi lo possiede, perché ha la capacità di entrare in risonanza con le intenzioni di chi lo adopera.
Quali sono i fattori dai quali dipendono le proprietà terapeutiche dei minerali? Principalmente, esse sono quattro: il tipo di genesi del minerale (litogenesi), la sua struttura cristallina, la sua composizione chimica e il suo colore: comprendere come questi quattro fattori interagiscono tra di loro ci permette di individuare le caratteristiche terapeutiche di qualsiasi pietra, cristallo o minerale, per poter scegliere quello più adatto ai nostri scopi. Per concludere, appunto: come scegliere la pietra “giusta”? Se il primo tipo di scelta è dettato dai sensi (e va bene così, perché se ci piace un cristallo è giusto acquistarlo), possiamo anche basarci, per il nostro acquisto, sulla qualità (una pietra migliore avrà proprietà terapeutiche superiori), dimensione e forma (le pietre spigolose sono più efficaci, irradiando la propria energia dalle punte), o sul suo potere riequilibrante nei confronti dei chakra… senza dimenticare l’importanza che hanno i colori, di cui sono ben note le proprietà terapeutiche (cromoterapia): ad esempio, il verde simboleggia l’armonia, la natura, l’equilibrio, il rosso è collegato alla forza, alla vita e alla passione, il blu e le sue tonalità hanno un effetto calmante, tranquillizzante e rinfrescante, mentre il giallo sembra essere in grado di infondere felicità, gioia e protezione.
Spero che abbiate trovato il tutto interessante, cari lettori!! Se volete, in bibliografia potrete trovare volumi o siti Internet per approfondire l’argomento.
Appuntamento alla prossima settimana!!
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
M. GIENGER, L’arte di curare con le pietre. Un manuale, Ed. Crisalide, Latina, 2006.
M. SHALDRAKE, Guarire con i cristalli, Armenia Edizioni, Milano, 2000.
http://astroluce.enel.it/scegliere-i-cristalli/
http://langolodililith.blogspot.it/p/pietre.html
Nessun commento